Quando si deve posare della nuova carta da parati, la superfice ideale è dell’intonaco molto liscio. Sfortunatamente non tutte le case offrono queste perfette condizioni. Molto spesso, sia il dilettante appassionato che il professionista si trovano ad avere a che fare con pareti dalla superfice molto ruvida, ovvero assolutamente non adatte ad essere tappezzate. Ci sono ovvie ragioni che cercheremo di spiegare in questo articolo del nostro blog.
Se sia possibile o meno tappezzare su una superfice non liscia dipende dalla struttura e dal tipo di carta da parati a disposizione. Non temete però: esistono soluzioni che vi permetteranno di tappezzare anche intonaci molto ruvidi. Potrà voler dire dover affrontare costi aggiuntivi per il materiale da usare e lavoro extra, ma sarete in grado di realizzare i vostri sogni di avere una meravigliosa carta da parati di design a motivi!
Intonaco liscio e intonaco ruvido
Il termine intonaco viene usato sia per indicare il materiale di costruzione che il tipo di trattamento della parete e, a seconda del tipo di tecnica usata, può essere liscio o granuloso. L’intonaco liscio, di solito composto da gesso, cemento o resina sintetica, è la base per molti tipi di decorazioni per pareti, ad esempio affreschi, carta da parati o rivestimenti a pannelli. Esistono poi diversi tipi di intonaci decorativi, composti da diversi tipi di materiali e con diversi livelli di granulosità. Questi vengono lasciati così come sono o, al massimo, verniciati. Questo tipo di intonaci vengono chiamati solitamente a stucco o finitura, mentre l’intonaco liscio è anche chiamato rinzaffo. Gli intonaci ruvidi o strutturati sono tipi di intonaci granulosi che possono presentarsi in un gran numero di tipi e varietà.
Le malte per intonaco possono essere acquistate pronte per essere miscelate o già miscelate e sono disponibili come intonato minerale (gesso, calce, cemento, argilla) o resina sintetica, in vari tipi di granulometrie. La differenza fondamentale fra l’intonaco minerale e quello a resina sintetica è la permeabilità all’acqua. A differenza di quello minerale, l’intonaco a resina sintetica non è permeabile, ma è molto robusto ed altamente elastico. A seconda di come è miscelato e della tecnica usata, tutte le malte per intonaco possono creare sia una superfice liscia che una ruvida.
Perché l’intonaco ruvido non è adatto ad essere tappezzato
Come sappiamo tutti, per tappezzare con successo ed ottenere un risultato esteticamente valido, è necessario che la superfice sottostante sia liscia, pulita, stabile e capace di tenere l’adesivo. Gli intonaci ruvidi ottemperano solo in parte queste condizioni e può quindi succedere che la vostra carta da parati risulti difficile da posare o si possa rovinare mentre la state posando. La vostra meravigliosa carta da parati di alta qualità potrebbe rovinarsi prima ancora che la pasta adesiva si sia asciugata!
Anche se riuscite a posarla senza danneggiarla, la granulosità dell’intonaco diventerà visibile, danneggiando l’effetto finale e rendendo la tappezzeria più suscettibile a futuri danni, buchi o tagli. In generale possiamo dire che tappezzare sull’intonaco ruvido non ha senso, dovete prima rendere liscia la parete.
C’è però un’eccezione a questa regola: se il vostro intonaco è a bassa granulometria è possibile usare una carta da parati spessa in PVC o in vinile senza che si corrano grossi rischi. Non possiamo ovviamente offrirvi una garanzia a riguardo, dato che ogni parete e differente. Anche in questo caso la superfice da tappezzare deve essere comunque intatta, priva di danni, e pulita, il che significa che, molto probabilmente, andrà pretrattata. Per ottenere questo vi suggeriamo di utilizzare un prodotto di preparazione capace di lisciare i piccoli buchi e di creare la perfetta base per una carta da parati in vinile. Assicuratevi di stare usando un prodotto compatibile con questo tipo di carta da parati.
Come tappezzare le pareti con intonaci ruvidi
Passiamo agli aspetti pratici: cosa dovete fare se avete a che fare con un intonaco ad alta granulometria ma vi siete innamorati della perfetta carta da parati di designer e non vedete l’ora di vederla posata sulle vostre pareti? Esistono due soluzioni:
- Aggiungere uno strato di intonaco liscio
- Pannellare la parete con del cartongesso (incollandolo o avvitandolo a delle assi)
Vi potete immaginare come entrambe le soluzioni richiedano un certo ammontare di preparativi per poter garantire un risultano visualmente gradevole. Come per ogni altra superfice, il primo passo è quello di fare il punto per decidere per quali passi procedere. Quando si ha a che fare con dell’intonaco ruvido, queste sono le domande che vi dovete fare:
- a) Con che tipo di materiale abbiamo a che fare? Intonaco a base di calce, a base di calce-cemento, a base di argilla, a base di resina sintetica o di altro materiale?
- b) L’intonaco ruvido è ancora intatto o si sta sgretolando? Presenta macchie di muffa? È molto polveroso o sabbioso?
- c) L’intonaco è stato verniciato? Se questo è il caso, con quale tipo di vernice (a pori aperti o sigillante)? Le vernici in lattice per esempio sono classificate come sigillanti. La vernice presenta punti dove si sta staccando?
Riguardo al punto a): se non siete degli esperti non sarete in grado di riconoscere i materiali costitutivi dell’intonaco (a meno che non siate stati proprio voi ad intonacare, nel qual caso speriamo sappiate ricordare cosa avete usato). Se non siete sicuri chiedete ad un esperto, ad esempio un muratore o un imbianchino. Non fatevi spaventare dall’idea di dover pagare per una consulenza, dopotutto volete il miglior risultato possibile! Vi offrirà la possibilità di scoprire quale intonaco liscio dovrete usare per intonacarci sopra e potrete inoltre chiedere se l’intonato già esistente debba essere pretrattato (a seconda del suo grado di assorbenza e di altri fattori) per poter garantire la massima aderenza del nuovo intonaco. Regole simili si applicano se occorre incollare del cartongesso sull’intonaco già presente. Se intendete invece incollare il cartongesso a dei pannelli di legno non avrete necessità di curarvi dell’intonaco preesistente.
Riguardo al punto b): Eseguite un piccolo test, premendo l’intonaco e bussandoci sopra per poter valutare se esso sia ancora sufficientemente stabile. Martellate l’intonaco con la vostra mano e premete in varie aree con la punta delle unghie o con un oggetto appuntito. Se notate che un po’ d’intonaco cade o se si formano delle impronte significa che questo non è sufficientemente stabile per supportare dell’intonaco liscio e va rimosso prima di procedere.
Controllate sempre con attenzione le aree umide e le macchie di muffa. Occorre infatti capire la ragione che spiega la loro esistenza prima di intonacare o posare il cartongesso.
Se, passando la mano sulla parete, notate la presenza di un notevole ammontare di polvere o sabbia, dovrete pretrattare la superficie se volete che il nuovo intonaco aderisca bene. Se state invece montando del cartongesso che non richiede di essere incollato potete saltare questo passaggio.
Riguardo al punto c): i vecchi strati di vernice possono presentare dei problemi quando si posa un nuovo strato di intonaco liscio. La vecchia vernice può infatti riaffiorare sul nuovo intonaco (e di conseguenza essere visibile sulla nuova carta da parati non appena la parete re intonacata viene inumidita di nuovo quanto si applica la pasta adesiva). Testate lo strato di vernice strofinandoci sopra un panno inumidito per controllare se viene via. Per controllarne la stabilità, incollateci sopra qualche striscia di un nastro molto adesivo e strappatele via con forza. Se notate che sulle strisce di nastro rimangono dei resti di vernice significa che la superfice non è stabile a sufficienza e va quindi rimossa o pretrattata.
Posare l’intonaco liscio - meglio chiedere agli esperti!
A meno che non siate un accanito del fai da te che ha già dimestichezza con l’arte di intonacare, grazie ad anni di esperienza o perché questa è la vostra professione, è sempre meglio chiedere ad un esperto prima di cominciare a posare il nuovo strato di intonaco liscio. Altrimenti, controllare la superfice come spiegato sopra per scoprire quale trattamenti preventivi e quale tipo di intonaco siano adatti al vostro caso. Il nuovo strato di intonaco liscio deve essere abbastanza spesso da coprire completamente la superfice ruvida sottostante. Una volta che si è asciugato completamente deve essere scartavetrato con cura prima di poter cominciare a posare la carta da parati per il vostro progetto. Controllate, come sempre, che la superfice sia adesiva, dato che, per superfici molto assorbenti, dovrete prima applicare un primer di profondità.
Attaccare i pannelli di cartongesso alle pareti
Potete acquistare pannelli di cartongesso in qualunque negozio di fai da te, e di solito viene offerta la possibilità di averli tagliati secondo le vostre misure (a meno che non preferiate farlo da solo). Per applicare i pannelli esistono due soluzioni: incollare il cartongesso direttamente sulla parete pretrattata o avvitarlo su dei pannelli di legno fissati alla parete. Entrambi i metodi sono alla portata di un appassionato del fai da te con un po’ di esperienza, ma ricordate che le scanalature fra i pannelli vanno riempite. Una volta fatto questo il filler fa spianato per assicurarvi che non esistano spazi vuoti fra i pannelli e che la superfice sia liscia. Se vi sentite insicuri e pensate di non avere l’esperienza necessaria, non esitate a contattare uno specialista in materia. Le pareti in cartongesso sono molto assorbenti e devono dunque essere prima trattate con un primer di profondità.
Informazioni sugli intonaci in calce e in argilla
Entrambi i tipi possono essere usati per creare sia finiture ruvide che lisce, ma hanno caratteristiche particolari che possono avere un effetto negativo con ogni tipo di rivestimento. Tutti e due i materiali regolano il livello di umidità e di inquinamento dell’aria della stanza, dato che fanno respirare la parete.
L’intonaco in calce è uno dei materiali più sofisticati e richiede un certo ammontare di esperienza e di conoscenze prima di poter essere utilizzato. Ha ottime caratteristiche di traspirazione, aiuta a regolare il clima della stanza, è resistente alla muffa e disperde l’umidità. L’intonaco in calce-cemento ha caratteristiche simili ma è più facile da posare. Pareti con intonaco ruvido in questo materiale non possono essere semplicemente ricoperte da uno strato di intonaco liscio ma possono dover richiedere un pretrattamento se si ha a che fare con superfici molto assorbenti.
Secondo il parere degli esperti l’intonaco in argilla non è adatto ad essere intonacato. Questo materiale traspirante naturale è permeabile ed ha una funzione nel regolare il livello di umidità della stanza. Queste caratteristiche si perdono se viene tappezzato o sottoposto a qualunque altro tipo di rivestimento. Tecnicamente non è impossibile lisciarlo ma si tratta di un’operazione difficile che deve essere tentata solo dopo aver consultato (o commissionato) un esperto.
Informazioni importanti per gli affittuari
Al termine di questa piccola guida sui vari tipi di intonaco vogliamo sottolineare come gli inquilini in affitto debbano discutere qualunque tipo di modifica all’aspetto delle pareti domestiche (per esempio posare un nuovo strato di intonaco liscio come descritto sopra o pannellare le pareti con il cartongesso). I padroni di casa hanno il diritto di vietare questo tipo di modifiche, dato che portano ad un’alterazione della struttura dell’edificio e possono avere effetti negativi sull’ammontare dell’affitto ottenibile dagli affittuari seguenti. Le modifiche che possono essere facilmente riportate alla condizione originaria quando lasciate la casa sono di solito accettabili ed il padrone di casa dovrebbe darvi il suo consenso.
Quando vi apprestate a modificare, rivestire o pannellare la parete vote sempre chiedervi se è possibile riportare la superfice al suo stato originario e se questo comporta costosi e complicati procedimenti. Vi suggeriamo inoltre di sottoscrivere un accordo scritto con il vostro padrone di casa prima di procedere, così da evitare sorprese in futuro.